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Sono diversi gli aspetti nei quali possono presentarsi le neoformazioni cutanee di interesse chirurgico. Diverse variabili determinano la proliferazione di un determinato tessuto. Spesso non è semplice risalire al motivo scatenante della patologia. In determinate situazioni esiste una storia di microtraumi ripetuti, in altri casi c’è alla base un’eccessiva esposizione ai raggi solari, in altri ancora il responsabile può essere un agente chimico, microbiologico, ecc. In alcune situazioni come gli angiomi o alcuni nevi congeniti, la lesione risulta presente fin dalla nascita. Altre lesioni insorgono dopo la nascita, rimangono a lungo entro dimensioni ridotte per poi svilupparsi in tumori cutanei all’improvviso senza che si possa dare una spiegazione al fenomeno.
Attualmente le lesioni pigmentate (nei/nevi) non sono più considerate entità da non toccare per non peggiorare la prognosi. Come è ormai noto, la prevenzione è la migliore difesa che esiste nei confronti delle forme a rischio. La stessa cosa vale per le neoformazioni cutanee non pigmentate. Tenendo conto delle caratteristiche della lesione (colore, forma e localizzazione) è essenziale farne controllare periodicamente l’evoluzione – con una frequenza variabile e che viene determinata nel corso della prima visita – e in certi casi pianificarne l’asportazione chirurgica.
Questo intervento, oltre ad avere come scopo quello di correggere il difetto dal punto di vista funzionale e da quello estetico, consente, quando necessario, grazie all’esame istologico, di dare una conferma alla diagnosi macroscopica e di fornire garanzie sulla buona riuscita della escissione.
Per alcuni tumori cutanei non è necessario eseguire un esame istologico per gli aspetti della benignità e per le caratteristiche macroscopiche. In questi i casi l’asportazione potrà essere eseguita mediante diatermocoagulatore.
Al contrario alcuni tipi particolari di tumori cutanei, soprattutto quelle pigmentate e quelle che mostrano una sintomatologia dolorosa, pruriginosa o segni di irritazione, con ulcerazioni e sanguinamenti, devono essere sottoposte a una valutazione microscopica.
La rimozione del tumore cutaneo deve avvenire rispettando i margini per assicurarsi di avere lasciato in sede solo tessuto sano. In questi casi generalmente si fa ricorso al bisturi.
Le possibilità chirurgiche a disposizione sono varie:
In genere queste procedure vengono eseguite in day surgery, con o senza anestesia locale; in alcuni casi, in base alle dimensioni delle lesioni o del tipo di ricostruzione in seguito all’asportazione può essere necessario eseguire l’intervento in anestesia generale.