Please wait...
La parte più “sociale” della mano, il dorso, è un’area fortemente esposta alla luce e che di conseguenza può subire con il tempo gli effetti dannosi dei raggi solari.
Le strutture della mano maggiormente colpite sono la cute e il sottocute. In questi punti la pelle si mostra come eccessivamente sottile, rugosa e secca. La pigmentazione si fa irregolare con antiestetiche macchie iper o ipo-pigmentate.
Il tessuto sottocutaneo diventa atrofico e sottile; tutto questo ha come conseguenza una manifestazione eccessiva delle vene e e dei tendini. Con il laser, la microdermoabrasione con punte di diamante e i micropeeling possiamo trattare con efficacia la superficie della pelle eliminando le eventuali rugosità e macchie, causando un ispessimento della cute, che come conseguenza appare più giovane.
L’utilizzo di tessuto adiposo trapiantato da un’altra parte del corpo (ad esempio l’addome, i fianchi, le cosce, le ginocchia, ecc.) ci permette di riempire il tessuto sottocutaneo eliminando l’effetto “scheletrizzazione”.
L’intervento di ringiovanimento mani può venire realizzato in regime di anestesia locale con una blanda sedazione; il grasso, prima di essere iniettato, viene sottoposto a centrifuga così da eliminare il più possibile la parte liquida e da conservare vitali le cellule adipose, ma sopratutto le cellule staminali multipotenti.
Il tessuto grasso e le cellule multipotenti situate sotto la pelle del dorso della mano sono destinati ad attecchire per la gran parte, andando così a coprire vene e tendini, con l’effetto di tonificare la pelle, conferendole tono e nuova luce.
I rischi e le complicanze che possono sopravvenire sono le stesse descritte nella sezione dedicata alla liposcultura e al lipofilling. Altri possibili interventi di natura non chirurgica e invasiva per attenuare i segni del tempo sulle mani sono l’impiego di biorivitalizzanti e di diversi tipi di fillers dermici grazie ai quali si raggiungono risultati ottimi e duraturi nel tempo.